"Se la libertà vuol dire veramente qualcosa, significa il diritto di dire alla gente quello che la gente non vuol sentire"
(George Orwell, Postfazione de "La fattoria degli animali")

sabato, marzo 22, 2008

Pier Paolo Pasolini, Alla mia nazione





Pier Paolo Pasolini fu un vero Artista, con la "A" maiuscola. Dico questo perchè ha vissuto l'arte a 360 gradi, fu un romanziere, un editorialista, un saggista, un poeta e un regista.
In tutte le sue opere il linguaggio poetico è sempre presente, anche per questo molti suoi lavori sono stati erroneamente interpretati (lo sono ancora oggi).

Non a caso Moravia ci ricordava che Pasolini fu soprattutto un poeta, ogni suo scritto, ogni sua parola, ogni suo film, vanno interpretati tenendo conto di questo.
Sempre Alberto Moravia, in occasione dell'orazione funebre per Pasolini, disse: "abbiamo perso prima di tutto un poeta, di poeti non ce ne sono tanti nel mondo, ne nascono tre o quattro soltanto in un secolo. Quando sarà finito questo secolo Pasolini sarà tra i pochissimi che conteranno come poeta. Il poeta dovrebbe essere sacro".

Oggi di Pasolini si parlava pochissimo, anche se è attualissimo, fu un personaggio scomodo da vivo e lo è anche da morto. Fu un feroce critico della cultura borghese, soprattutto per questo motivo subì oltre trenta processi. Uno dei suoi primi romanzi, "Ragazzi di vita", fu denunciato per contenuti pornografici. Il libro fu dapprima sequestato, solo successivamente, dopo l'assoluzione di Pasolini, fu dissequestrato.

Definì fenomeni come l'omologazione e il genocido culturale determinati dal consumismo. Ora non voglio anticiparvi altro, ci saranno altri post a riguardo.

La poesia che segue dimostra come Pasolini, ancora oggi, sia un personaggio attualissimo.

S.F.

Alla mia nazione

Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.

Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.

Pier Paolo Pasolini, La religione del mio tempo - 1959



1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)